La scuola cattolica, facendo riferimento esplicito alla concezione cristiana dell’uomo e del mondo, riconosce i bambini come portatori di profondità, di talenti e forza interiore e, soprattutto, in stretto contatto con Dio per loro speciale natura.

Attraverso i principi evangelici ispiratori, la scuola vuole affiancarsi al loro cammino di crescita sia fisica, cognitiva che spirituale, tramite tutta la sua comunità educante in un contesto di relazione, di cura e di apprendimento.

Prescindendo da questo ambito risulterebbe infatti impossibile educare un essere umano, e quindi ogni educazione tende, o meglio deve tendere, a creare quelle abitudini che rendano possibile vivere in società e in stretto contatto con il creato, aumentandone i vantaggi, riducendone gli inconvenienti e contribuendo al progresso comune per trarne tutti il massimo profitto.

La maggior parte dei valori è in stretto rapporto con la convivenza. Difficilmente qualcuno potrà mettere in dubbio il fatto che, sviluppando nei bambini il rispetto delle persone, della natura e delle cose, insegnando loro ad ascoltare, dialogare, accogliere, porre attenzione, collaborare in modo autonomo con gli altri, contribuiremo a creare una vita più serena e pacifica, di maggiore soddisfazione e benessere per tutta la società.